Le nostre relazioni sono in genere funzionali alla produzione e vengono
interrotte per spostarci verso piccoli spazi di relazioni interpersonali.
Maka è lo spazio alternativo alle relazioni finalizzate sia alla produzione, che a quello di “alleggerimento” della tensione quotidiana.
Maka è lo spazio dove coltivo e nutro amore ed emozioni in relazione a chi è “altro” da me e al contempo parte di me.
Maka è lo spazio dove, nel ricostruire me, attivo il processo di guarigione anche degli altri, creando solide relazioni di amore e rispetto verso me stesso e verso tutto ciò che vive e che è in grado di muovere il mio sentire emozionale.
Ecco perché impariamo ad accogliere e a lasciar andare.
“Adesione Consapevole al Progetto” significa essere parte integrante del progetto.
Non come pedina, non come strumento, né come elemento più o meno utile, necessario od importante. Significa essere il Progetto stesso.
L’aspirazione all’integrazione della consapevolezza in ogni atto quotidiano mi porterà, non solo ad essere presente a me stesso, ma anche al cuore di chi mi accoglie nel suo.
So che il giudizio in sé non è né buono, né cattivo.
E’ solo un’arma atavica di sopravvivenza e, quindi, combatterlo è inutile.
Posso oltrepassarlo praticando l’Accoglienza Consapevole.
Per questo, ti “accolgo” anche se non ti fidi di me ed al contempo ti “lascio andare” anche se hai paura di uscire dal mio cuore.
Ti “accolgo” mentre ti guardo cercare scuse per non abbandonarti e ti “lascio andare” anche se cerchi ragioni per lasciarmi o per non lasciarmi.
Ti accolgo e ti lascio andare e, nell’uno e nell’altro caso, non chiedo giustificazioni e non hai pegni da pagare.
C’è un nuovo sogno condiviso sulla strada dei viandanti e sento che alla fine della strada, finalmente, sarò il Maestro di me stesso e porterò a compimento il settimo passo.
Sarò finalmente solo un servo inutile.