Tratto da "Le vie dell'Amore"
Ciclo di conferenze tenute da Alessandro Barban priore di Fonteavellana
1° Chakra - Muladhara - "Io Sono"
“Sostegno della base”. Rappresenta il mondo materiale, l’inconscio popolato da paure, traumi ed istinti passionali. Questo chakra è l’apertura del cammino dell’esperienza terrena.
Nell’esplorazione di questo chakra conosceremo e cercheremo di dominare la nostra “ombra”, il nostro lato oscuro, un processo questo indispensabile per intraprendere il cammino verso la spiritualità. Il primo chakra regola tutte le nostre esigenze fisiche, in parte anche la nostra sessualità, ma soprattutto le nostre passioni.
Esso esprime al massimo le nostre necessità di sopravvivenza, tra cui il cibo, il denaro e il nostro rapporto con la fisicità in generale. Ancorato alle esperienze tattili, olfattive, è anche sede dei valori morali trasmessi dalla famiglia d’origine.
È estremamente sensibile a tutte le sensazioni primarie, quali rabbia, gelosia, senso di colpa e vergogna. Tutto ciò che accade durante l’esistenza intrauterina del feto, e fino a 6 mesi di vita, rimane immagazzinato nella memoria del 1° chakra.
2° Chakra - Svadhistana - "Io sento"
Fisicamente è connesso agli organi addominali, all’intestino, alle ovaie. Esprime l’energia creativa, tutte le facoltà che hanno a che vedere con l’impulso creativo e la riproduzione. La traduzione del suo nome è “sta nel posto che gli corrisponde”. Le passioni simboleggiate da questo chakra sono molto più moderate di quelle del primo.
Governa l’età compresa dai 6 mesi ai 2 anni e mezzo, quando il bambino si separa simbolicamente dal seno con l’emergente, in parte inconscia, consapevolezza di se stesso.
È il chakra nel quale immagazziniamo tutte le esperienze, felici e non, vissute in tenera età. Psicologicamente è molto legato all’energia sessuale e fisicamente all’apparato genitale e riproduttivo, ma anche ai reni.
3° Chakra - Manipura - "Io Voglio"
Significa”la città della gemma splendente”. La sua natura simboleggia un’energia simbolicamente espansiva. L’elemento associato è il fuoco, intimamente collegato alla vitalità dell’individuo. Molti autori lo definiscono “il centro del potere”, dato che esso influisse sull’autostima e sulla fiducia in se stessi che da essa deriva. Indubbiamente è un centro di grande potere: l’armonizzazione di questo chakra ci permette di aprire canali per il nutrimento materiale e spirituale, in modo da poter attingere alla Fonte primaria dell’energia. Se lo armonizziamo, ci sentiremo immediatamente degni rigodere del benessere materiale, migliorando quindi il nostro rapporto col denaro ma ci sentiremo anche degni di essere protetti, guidati e sorretti da Dio.
Data la sua corrispondenza anatomica con lo stomaco, è ovviamente correlato a tutti i disturbi di natura gastrica, digestiva ed epatica.
Immagazzina le esperienze comprese tra i 2 anni e mezzo e i 4 anni e mezzo di età.
Ha una precisa attinenza con il potere mentale, che influisce sugli avvenimenti esterni e quindi con il raggiungimento del successo. È importante lavorare su questo chakra per accrescere la fiducia nelle nostre risorse ed esprimere in modo sano la nostra necessità di affermazione personale.
4° Chakra - Anahata - "Io amo"
È la sede per eccellenza dei sentimenti del cuore.
Il suo significato è” suono senza percussione”, difatti solo noi possiamo ascoltare la sua voce.
Le sue simbologie sono correlate a tutte le relazioni interpersonali: all’amore in tutte le sue espressioni, ai desideri affettivi e allo scambio implicito nel dare e ricevere affetto. È associato a tutti i sentimenti nobili, quali la compassione, l’altruismo, il perdono, la bontà e la generosità.
Nel corpo fisico è in relazione con il cuore, con il sistema circolatorio, con i polmoni e i bronchi, con la ghiandola del timo e con i sistema immunitario.
La memoria di questo chakra va dall’età di 4 anni e mezzo ai 6 anni e mezzo.
L’armonizzazione di questo chakra ci permette di aprirci al perdono, di raggiungere uno stato di benessere emotivo e di integrarci con l’amore divino.
5° Chakra - Vishuddha - "Io comunico"
La traduzione del suo nome è “luogo di grande purezza”. Attraverso questo chakra ascolteremo infatti l’espressione dei desideri e la “voce guida” dell’anima. Lavorare su questo chakra è fondamentale per incrementare le possibilità di espressione verbale, ma soprattutto per ascoltare le informazioni provenienti dalla nostra stessa anima.
La memoria di questo chakra va dai 6 anni e mezzo agli 8 e mezzo.
6° Chakra - Ajina - "Io vedo"
Il suo significato è “comando”.
Molte sono le simbologie correlate a questo chakra, venerato fin dall’antichità da tutte le religioni orientali, che gli hanno sempre conferito il preziosissimo ruolo di centro visivo interno ed esterno dell’uomo.
Esso riceve, tesaurizza ed invia immagini, simboli e colori rappresentativi della realtà visibile e invisibile. È il centro energetico correlatola cervello e con il 7° chakra, che lo segue, pone l’uomo ad un livello superiore al mondo animale.
L’apertura di questo chakra è stata da sempre una delle mete più ambite per l’uomo spirituale: lavorare su di esso significa acquisire una grande consapevolezza.
Insieme al plesso solare, è un centro di potere, stimola la chiaroveggenza, la telepatia, la possibilità di vedere i campi magnetici (quindi l’aura).
Riceve e trasmette messaggi di guarigione da e verso Dio, gli angeli e tutte le entità divine.
Come per il plesso solare, l’energia che ne scaturisce è potente e deve essere indirizzata solo a scopi benefici.
Questo chakra si sviluppa dagli 8 anni e mezzo ai 14.
7° Chakra - Sahasrara - "Io mi realizzo"
Il suo significato è “dai mille petali”.
Il suo colore è il bianco – che racchiude in sé tutti i colori – e al suo interno splende la luna piena. Rappresenta il punto di arrivo del viaggio intrapreso a partire dal 1° Chakra che trasforma l’essere umano da uomo ancorato alla Madre Terra in uomo divino.
In esso si trova il canale dell’Illuminazione, della Verità e della Realizzazione.
Collegato con i chakra transpersonali, posti al di sopra dell’essere umano, è considerato sacro, dato che ssliderilisce un ponte diretto tra l’essenza umana e Dio. È fonte di consapevolezza divina. Aprendo e armonizzando il “chakra della corona” l’informazione arriva direttamente da Dio, così la guarigione e l’autoguarigione penetrano e sona canalizzate nel piano terreno.
Rappresenta l’ottava superiore del terzo occhio, con cui è strettamente correlato nell’alimentare l’anelito verso le più alte vette della spiritualità.
Corrisponde ai misteri della nascita e della morte.