LE LACRIME CHE HO VERSATO IERI SONO DIVENTATE PIOGGIA
La vita ha lasciato le sue impronte sulla mia fronte,
ma questa mattina sono ritornato bambino.
Il sorriso scoperto fra foglie e fiori è tornato per toglier via le rughe.
Così come la pioggia fa scomparire ogni traccia sulla sabbia.
Ancora una volta inizia il ciclo di nascita e morte.
Cammino deciso.
Cammino sulle spine, ma senza incertezze, come farei tra i fiori.
Tengo alto il capo.
Le rime fioriscono tra i rumori delle bombe e dei mortai.
Le lacrime che ho versato ieri sono diventate pioggia.
Mi sento calmo mentre ne ascolto il suono sul tetto di paglia.
Infanzia, oh la mia terra natia mi chiama, e la pioggia
si fonde con la mia disperazione.
Sono ancora qui vivo, capace di sorridere quieto,
il dolce frutto maturato dall’albero della sofferenza.
Portando il cadavere di mio fratello, attraverso i campi di riso nell’oscurità.
La terra ti stringerà con forza tra le sue braccia, mio caro,
cosicché domani sarai trasformato in un fiore,
quel fiore che sorride tranquillo nel campo, stamane.
Allora non piangerai più, mio caro,
abbiamo attraversato una notte troppo profonda.
Stamane, sì, stamane mi inginocchierò sull’erba verde e scoprirò la tua presenza.
Oh fiore che mi parli in silenzio,
Certamente il messaggio d’amore e comprensione è arrivato.
1964 a Saigon
Thich Nhat Hanh